LA CHIESA

Patrocinio di Maria Santissima "dei Filippini"

CHIOGGIA

 

    La chiesa del Patrocinio di Maria Santissima (conosciuta come Chiesa dei Filippini) sorge nel cuore della città, lungo la Riva Vena, principale arteria nell'architettura urbana.

    La costruzione ebbe inizio il 26 marzo 1768 su progetto dell'architetto Giuseppe Canner e sotto la direzione di Giacomo Tancredi, entrambi veneziani. Fu resa possibile grazie alla munificenza del conte Lodovico Manin di Venezia, che aveva in passato contribuito all'erezione dell'Oratorio.

    Di stile settecentesco proprio degli Oratoriani, l'edificio presenta una bella facciata classica con due ordini architettonici, che evidenziano un ampio portale d'accesso ed una finestra rettangolare che inonda l'ampio monovano della luce del sole a ponente. Sovrasta il tutto uno slanciato timpano triangolare.


Clicca per la foto dell'altare.

    Lungo le pareti otto bassorilievi in terracotta, realizzati dall'artista filippino padre Giuseppe Maria Vianelli nel decennio 1860-70, rappresentano con delicata costruzione plastica altrettanti episodi della vita di san Filippo Neri.


Clicca per l'affresco del soffitto.

    Dello stesso autore sono i quattro affreschi delle lunette degli altari laterali che rappresentano i quattro evangelisti.

    Sopra l'ingresso si segnala una grande tela di Pace Pase, attivo a Venezia tra il 1594 e il 1616: La lavanda dei piedi di Cristo agli apostoli.

(quadro di san Filippo) Bevilacqua G., San Filippo Neri 1794 Chioggia, Chiesa dei Filippini


LA CRIPTA DI PADRE RAIMONDO CALCAGNO

SERVO DI DIO

    In una cripta laterale, i resti mortali del servo di Dio padre Raimondo Calcagno (1888-1964) - di cui è in corso il processo di beatificazione - sono conservati in un artistico sarcofago in pietra di Vicenza, opera dello scultore americano Peter Rockwell.


IN PRESBITERIO

    Sulla cantoria di destra, è collocato l'organo costruito nel 1922 dalla ditta Malvestio di Padova, col fondo delle canne del primo organo, messo in opera nel 1779 da Francesco Merlini.


DALLA SAGRESTIA

    che conserva una Madonna in trono con San Filippo Neri e il Beato Valfré di Giovanni Battista Vianelli del 1836, si accede al campanile dotato di quattro campane e di un orologio costruito nel 1779 dagli artefici Berterini di Chioggia.


LE CAPPELLE

 

CAPPELLA DEI BEATI FILIPPINI

    La pala del Veronese Paolo Pellesina, datata 1836, raffigura la Carità del Beato Sebastiano Valfrè.

    Nella lunetta sopra l'altare, San Luca evangelista di G. Casa (1865).

    Sulle pareti i quadri di Giovanni Giovenale Ancina e Antonio Grassi.

 

CAPPELLA DI SAN FILIPPO NERI

    Dedicata al Santo fondatore, la pala rappresenta la Madonna con i Santi Filippo Neri e Francesco di Sales, opera di Giancarlo Bevilacqua dipinta nel 1794. Spiccano medaglioni recanti lo stemma della Congregazione filippina: un cuore centrale sormontato da tre stelle e affiancato da due gigli intreccianti la base.

 

CAPPELLA DEL SACRO CUORE

    Nella pala si riconosce il Sacro cuore adorato da Santa Margherita Maria Alacoque di Antonio Vianelli, dipinta nel 1863.

    Nella lunetta, San Giovanni Evangelista di G. Casa (1865).

    Sulle pareti sono raffigurati i motivi eucaristici: l'Agnus Dei e il calice con spighe.

 

CAPPELLA DELLE RELIQUIE

    La pala dell'altare è interamente composta da reliquie, Realizzata nel 1862 su disposizione di Giovanni Battista Vianelli.

    Sulle pareti sono custoditi i corpi dei Martiri Feliciana e Vincenza; sotto la mensa quello di San Prospero. Gigli e foglie di palma simboleggiano rispettivamente la purezza e il martirio.

    Nella lunetta, San Matteo evangelista di G. Casa (1865).

 

CAPPELLA DELLA VISITAZIONE

    La pala illustra La visita di Maria a Santa Elisabetta, opera di Francesco Fontebasso, dipinta nel 1772. È riccamente decorata da un ciclo pittorico, eseguito nel 1913, che illustra episodi della Vita della Vergine, realizzato dall'artista veneziano Giuseppe Cherubini.

    Nella volta della cappella, una Gloria di Angeli che sorreggono cartigli recanti alcuni versetti del "Magnificat".

 

CAPPELLA DELLA PURITÀ

    La cappella riproduce la Madonna della Purità e i santi Alfonso de Liguori, Luigi Gonzaga e Stanislao Kostadel pittore chioggiotto Antonio Vianelli (databile 1863-65).

    Nella lunetta, San Marco evangelista di G. Casa (1865).

    Dal 1° agosto 1965, con l'erezione della chiesa a Parrocchia, in questa cappella è stato collocato il fonte battesimale.

 

CAPPELLA DELLA MADONNA DI LOURDES

    A sinistra del presbiterio, cappella a imitazione di quella di Lourdes realizzata nel 1938 per incrementare la pietà mariana decisamente popolare.

    Sull'altarino fu costruita una piccola grotta con la Vergine Immacolata e santa Bernadetta.