Page 31 - La Santità delle cose quotidiane
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"Chi ha fiuto pastorale, come i santi... popolari, hanno
sempre cominciato da lì. Così ha fatto padre Raimondo
con gli oratori, i ricreatori, i patronati e... tanta grazia di
Dio".
Walter Pertegato
direttore di "Verona Fedele"
"Schiere senza numero di fanciulli e giovani passavano
per anni e anni sotto la guida di padre Raimondo e dei suoi
confratelli. Di ciascuno egli volle essere padre, fratello,
amico. Impegnato per conto suo in fedeltà totale al Cristo e
nello sforzo di- imitarlo nella santità di vita, sapeva trasfon-
dere questi ideali in primo luogo ai suoi ragazzi abbandona-
ti, ma poi anche ai seminaristi e ai sacerdoti per i quali di-
venne, in lunghi spazi di tempo, guida spirituale nel semi-
nario con un apprezzato metodo di direzione nel sacramen-
to della confessione".
Titta Bianchini
giornalista
"Padre Calcagno, sia pure inconsapevolmente o per un
disegno, ha contribuito a rafforzare la mia fede negli uomi-
ni di Chiesa; ma soprattutto parlare di Lui, scavare nella
sua vita, rievocare con le persone che lo ebbero come con-
fratello nei momenti più significativi, mi ha dato la possibi-
lità di farlo conoscere a chi non ha vissuto nel suo tempo
storico. [...] Una figura della Chiesa che il tempo ci confer-
merà tra le più grandi della nostra epoca, perché più picco-
la, più umile e più nascosta".
Gianfranco Tommasi
"Telepace" - Verona
"Non ha solo insegnato, ma ha dato l'esempio che il pri-
mo gesto della santità è la preghiera che fa prendere in ma-
no l'intelligenza del destino. Per questo nella sua vita non
c'era niente di inutile, non c'era il grande e il piccolo. Tut-
to era grande, perché tutto poteva avere un valore eterno".
Mons. Dino De Antoni
Delegato vesc. Tribunale diocesano
"Ricordo in particolare la sua prudenza nei consigli spiri-
tuali. Quando gli ho parlato della mia vocazione missiona-
ria, già in prima liceo, mi ha aiutato a capire la volontà di
Dio, che allora mi voleva mettere alla prova aspettando. Di-
fatti la scelta di partire è avvenuta più tardi, in seconda teo-
logia. Oggi penso proprio che questa scelta sia stata oppor-
tuna. Gliene sono molto grato".
Mons. Cesare Bonivento
Vescovo di Vanimo