Page 10 - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XIV N° 1 - 2012
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speciale                                Santità               di Renzo Chiozzotto




                                     Come si fa un santo


          Un lungo e meticoloso cammino, detto “processo di  il candidato alla santità) raccogliendo documenti, in-
          canonizzazione”, disseminato di indagini e relazioni,  tervistando persone e redigendo una relazione che
          porta agli onori degli altari uomini (e donne) che  viene  poi  inviata  a  Roma  dal “postulatore  della
          hanno vissuto in modo radicale il vangelo. La san-  causa”, il cui lavoro è fondamentale.
          tità comune è quella vissuta da milioni di cristiani
          nella quotidianità della vita con “rettitudine e onestà”;
          la santità eroica, invece, è quella di molte persone
          che hanno espresso un comportamento esemplare
          nella fede (fama di santità), oltrepassando ogni con-
          sueta misura di virtù, tanto che la Chiesa le addita
          come “le meraviglie” di Dio nella storia e le propone
          come modelli ai fedeli. Il grado eroico può consistere
          anche nelle piccole cose, nel quotidiano e, più pre-
          cisamente, nel fedele, continuo e costante adempi-
          mento dei compiti e degli uffici del proprio stato.
          Per raggiungere una ”canonizzazione” (la procla-  Chioggia, cattedrale: chiusura fase diocesana del pro-
          mazione della santità da parte del Papa) occorre  cesso di canonizzazione di P. Raimondo Calcagno


                                                      Qui (fase romana) gli “atti” ricevono il “decreto di
                                                      validità” dalla Congregazione delle cause dei santi
                                                      e vengono affidati a un “relatore” che li organizza in
                                                      un dossier (“positio”) e li trasmette al “promotore
                                                      della fede”. Una commissione di nove consultori
                                                      (cardinali e vescovi) fornisce il suo parere (“se esista
                                                      nel Servo di Dio l’esercizio eroico delle virtù teolo-
                                                      gali, cardinali e virtù annesse”) presentando le
                                                      conclusioni al Papa; da questo momento il “servo”
                                                      sarà chiamato “venerabile”. Per arrivare a essere
          Roma, una canonizzazione in Piazza San Pietro  dichiarato “beato”, però, dovrà verificarsi un mira-
                                                      colo avvenuto per sua intercessione e inspiegabile
          “passare” attraverso due momenti fondamentali: uno  scientificamente. Il culto del “beato” è limitato alla
          di competenza diocesana, l’altro di competenza  Chiesa locale (diocesi). Per parlare di “canonizza-
          della sede apostolica.                      zione” viene richiesto un secondo miracolo: il culto
          La Chiesa locale (fase  diocesana) “prende co-  del “santo” è esteso all’intera Chiesa universale,
          scienza dell’eroicità delle virtù (o del martirio) di un  che “legge con umiltà e intimo tremore la vita dei
          Servo di Dio (così è chiamato all’inizio della causa  suoi figli”.

   (
          Che cos’è un miracolo? “E’ un fatto straordinario - risponde il cardinale José Saraiva Martins
          - che supera le leggi della natura umana, che suppone un intervento speciale e gratuito di Dio
          e che è, allo stesso tempo, un segno e una manifestazione di un messaggio di Dio all’uomo”.



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