Page 5 - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XX N. 2 2018
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Canto di Natale                                                 di Paolo Padoan





                                     MADRE BELLA
                  Alla Madonna del Presepio, 1932, versi di don Giovanni Lombardo,
                                 musica di mons. Vittore Bellemo.


       “Una madre che veglia alla culla della sua   Raimondo lo abbiamo fatto notare in più occa-
       creatura, la stringe stretta, stretta al seno e ne   sioni. Lui stesso componeva; non solo, ma si
       beve l’amore dagli occhi, è sempre un soggetto   impegnava anche nell’approfondimento della
       inesauribile per l’arte”.                  tecnica e della teoria. E comunicava ai ragazzi
                                                  questa passione. Il canto diventava mezzo di
       Quanti sono i pittori, i poeti, i musicisti, anche i   socializzazione, di unione, anche momenti nei
       più semplici, che si sono ispirati a questa scena   quali bisognava mettere in pratica la pazienza,
       meravigliosa, unica?                       la sopportazione, specialmente quando uno di
       Chissà se il nostro più celebre e valutato musi-  loro non stava attento o sbagliava le parole o
       cista mons. Vittore Bellemo (1879-1953) ha   persino stonava. In questi frangenti padre Rai-
       preso lo spunto da questa breve riflessione   mondo coglieva l’occasione per insegnare non
       che abbiamo riportato di don Giovanni Lombardo   solo a cantare, a lodare Dio, ad affidarsi a
       (1877-1941), uno dei suoi librettisti preferiti,     Gesù Bambino e alla sua dolcissima Madre,
       per chiedergli il testo per una sua Ninna Nanna?   ma anche di comportarsi come si deve, di
       Una “Ninna nanna” che padre Raimondo ha    sentirsi tutti uniti nella più convinta espressività
       saputo subito cogliere, preparare con i suoi ra-  esecutiva e nella consapevolezza che il canto
       gazzi dell’Oratorio e proporre in continuità   è preghiera. C’è ancora oggi chi ricorda molto
       durante le festività natalizie. Lui stesso deside-  bene questa semplice ninna nanna. L’autore
       rava dirigerla e chiedeva all’autore della delicata   volle intitolarla “Madre bella”, aggiungendo nel
       musica di accompagnare il canto all’organo o   testo anche “madre cara”. Il clima è quello tra-
       anche con il suo un po’ sgangherato armonium.   dizionale, con i pastori, le zampogne, gli angeli
       L’amore per il canto e per la musica di padre    e la pace nel cuore.

















                                                                      Chiesa dei Filippini
                                                                   Chioggia, presepio del  2009

          Eccone la prima strofa: Madre bella, madre cara,/nella piccola capanna/ le zampogne dei
        pastori/hanno un suon di ninna nanna,/mentre gli Angeli di fuori/ cantan gloria e pace al cuor.

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