Page 3 - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XXIII N. 2 - 2021
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editoriale diacono Matteo Franzoi d.O.
Io non vò chieder né Città né Regni Et io vò gir per l’universo Mondo
ma sol vò dirgli con un dolce riso: fin in Turchia, gridando sempre mai:
“Ben sia venuto il Re del Paradiso!. “Dio s’è fatt’ Huom e tu, meschin, no’l sai!
lauda filippina, Nell’apparir del Sempiterno Sole, di Soto de Langa
Dopo mesi di pandemia e di quarantene forse an- relazione d’amore sta il vero senso delle nostre
che noi abbiamo bisogno della sincera reazione vite. Ed ecco allora le due reazioni di questi due
di questi due pastori alla Nascita che ha cambiato pastori! Il primo comprende bene che di fronte al
le sorti dell’umanità. Abbiamo bisogno di riscopri- Signore della vita vera è superfluo chiedere qual-
re e riaccendere quella fiamma del cuore ch’è la cosa di terreno. Invece noi spesso siamo pronti
devozione e l’amo- sempre a chiedere
re a Gesù. Di più, al Signore, soprat-
abbiamo bisogno tutto nei momenti
di capire qual’è il difficili. Un po’ come
vero senso della quando si litiga con
nostra vita, se tut- le persone care,
te le sofferenze, siamo subito pronti
i lutti, le fatiche a vedere i difetti e
sopportate e che gli errori dell’altro,
ancora stiamo vi- quello che dovreb-
vendo abbiano una be fare ma non
ragione. Il dramma fa. Al contrario, se
di oggi, anche di noi cristiani, è che immersi in commossi dall’amore, come quando i bimbi pic-
tutto il tran tran quotidiano ci siamo scordati di coli portano qualche bigliettino di auguri, nessuno
che cosa sia venuto a fare Gesù. Allora è davve- si mette a controllare l’ortografia o la precisione
ro il caso, questo Natale che arriva, di riprendere del disegno, perché il cuore è colmo di affetto e
in mano le nostre vite, e lasciarci stupire ancora tenerezza! È di questa tenerezza che abbiamo
una volta dalla Bellezza che promana da quella bisogno, soprattutto oggi, soprattutto quest’anno.
piccola mangiatoia. Sostiamo davanti ai piccoli Non dobbiamo correre il rischio di tornare come
o grandi presepi delle nostre case o delle nostre prima, indifferenti. Perché una volta che il cuore
chiese e lasciamoci afferrare dall’Amore di Dio viene toccato dall’Amore tutto cambia se ci la-
fatto Bambino per noi. Davvero il Natale è la festa sciamo cambiare da Esso. Tutto diventa diverso
cristiana che più coinvolge per la disarmante bel- se cominciamo a guardare con gli occhi dell’Altro,
lezza con cui il Signore ci raggiunge: umile, pove- di Dio. E così dai difetti e mancanze di chi ci sta
ro e indifeso bambino, bisognoso di panni e fuoco intorno potremo forse cominciare a vedere “con i
per citare il celebre canto. Quale incredibile mos- suoi occhi” quali sacrifici ciascuno vive, o scopri-
sa compie il cuore di Dio! Egli che solo ama in re quali gesti di amore gratuito ciascuno nel suo
maniera vera l’uomo, tanto da perdonarlo e redi- piccolo fa o è chiamato a fare. In questo modo un
merlo, per poterci davvero salvare vuole il nostro giorno ci scopriremo anche noi a guardare il mon-
cuore, il nostro amore. Forse distratti da mille e do con gli occhi di Gesù, gli occhi di un amore che
più problemi ci siamo scordati che solo in questa non ha fine né confine.
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