Page 13 - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XIV N. 1 2017
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una finestra                                              di Padre Ermanno Caccia

Con una solenne concelebrazione, il Vescovo Adriano Tessarollo, domenica 28
maggio presso la chiesa dei Filippini di Chiogggia, ha chiuso la fase diocesana “de
miro” e dopo avere sigillato tutti i documenti del processo li ha consegnati al postu-
latore perché siano portati a Roma alla Congregazione per le Cause dei Santi.

Consegneremo presto tutta la documentazione               gusto, o in potere della critica di accettare o
relativa al processo realizzato nei mesi scorsi           meno. Fa parte di un atteggiamento di fede.
in Diocesi di Chioggia, e avente il compito di            Non s’intende, l’accettare tutto ciò che viene
verificare a livello teologico e scientifico la gua-      spacciato per miracolo, ma almeno l’ammissione
rigione di un fedele grazie all’intercessione del         della possibilità dell’esistenza del miracolo. La
Servo di Dio Padre Raimondo Calcagno. Una                 Scrittura, insieme con i racconti dei miracoli, ci
procedura che ha visto il tribunale presieduto            offre anche i criteri per giudicare la loro autenti-
dal delegato vescovile Mons. Dino De Antoni,              cità e del loro scopo nell’economia della sal-
arcivescovo emerito di Gorizia, e che in più ses-         vezza. Si studia e ci viene insegnato che nelle
sioni ha sentito testimoni del fatto e ha sottopo-        intenzioni divine, il miracolo serve a spezzare la
sto il materiale a medici specialisti. Che pensare        “routine”: impedisce che ci si adagi in una reli-
di questo fenomeno, il miracolo, che ha accom-            giosità ritualistica e ripetitiva che riduce tutto “al-
pagnato tutta la storia della salvezza e continua         l’attività umana”. Il miracolo “attuale” aiuta a co-
ad accompagnare oggi la vita della Chiesa?                gliere il miracolo abituale della vita, in cui siamo
Anzitutto, che esso è una manifestazione dello            immersi e che sempre rischiamo di perdere di
Spirito, non dunque qualcosa lasciato al nostro           vista o di banalizzare. Nello stesso tempo, esso
                                                          serve anche a confondere “la sapienza dei sa-
                                                          pienti”, cioè a mettere in salutare crisi la pretesa
                                                          della ragione e della scienza di spiegare tutto e
                                                          rifiutare ciò che non può spiegare. In senso bi-
                                                          blico, esso serve a elevare, non ad abbassare,
                                                          la quantità della religiosità. La storia ci insegna
                                                          che il miracolo, non è mai fine a se stesso; tanto
                                                          meno deve servire a innalzare chi lo compie e a
                                                          mettere in luce i suoi poteri straordinari. Esso è
                                                          invece incentivo e premio di fede. È un segno:
                                                          deve servire a elevare a un significato. Il prose-
                                                          guo e la disamina che inizieremo ora nella fase
                                                          romana del processo della Beatificazione di Pa-
                                                          dre Raimondo Calcagno ci indicherà chiara-
                                                          mente a quale significato “alto e altro” attraverso
                                                          e per intercessione del Servo di Dio, Dio vorrà
                                                          condurci.

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