Page 7 - NOTIZIARIO INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XX N.1 2018
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speciale                  di Ruggero Donaggio
       Filippo Neri




                                          LA VITA

       Le brevi e frammentarie no-                               Roma del 1527  trova ospitalità
       tizie della storia di Filippo fino                        presso  la  famiglia  di  un  suo
       alla partenza da Firenze ap-                              connazionale Galeotto del Cac-
       partengono all'aneddotica edi-                            cia  funzionario  alla  dogana
       ficatoria,  piuttosto  che  alla                          come precettore dei due figli.
       storia. Sono comunque suffi-                              Le  scarne  testimonianze  dei
       cienti per delineare di lui qual-                         primi anni a Roma, lo dicono
       che tratto fisionomico che me-                            giovane affascinante di bellis-
       glio  si  staglierà  in  seguito:                         sima fattezza, sempre tenuto
       “Era  pacifico,  ...mai  si                               di somma bontà e angelici co-
       adirò,...era allegro et era man-                          stumi, come afferma  il  coeta-
       sueto, era chiamato dai com-                              neo e amico Giovanni Anglo
       pagni  Filippo  buono,  et  se                            Papio. Segue le lezioni di filo-
       bene era devoto, non mostra-                              sofia e teologia alla Sapienza
       va  singularità  di  devozione                            e a S. Agostino e fa una vita
       con  altarini  e  simili  cose  e                         solitaria  'eremitica'  come  si
                                  San Filippo Neri, Carlo Dolci, 1645
       non  ragionava  mai  di  essere                          dirà nel processo canonico. Nel
       prete o religioso”.  Filippo nasce a Firenze il 21  1537 abbandona gli studi, rinuncia alla professione
       luglio 1515 da Lucrezia da  Mosciano  e Francesco  di precettore per un totale servizio di Dio nel-
       Neri e lo stesso giorno viene battezzato a San  l'orazione e nell'esercizio della carità. Nel duro
       Giovanni. Si sa che frequenta  l'ambiente dome-  inverno  del 1538-39 sulle corsie dell'ospedale
       nicano dove era vivissimo e venerato il ricordo  di  S.  Giacomo  Augusta    detto  degli  Incurabili
       del Savonarola. Quel che ho avuto da principio  dove il giovane Filippo presta il suo aiuto assieme
       di  buono,  l'ho  trovato  dalli  vostri  padri  di  San  ai gesuiti nei servizi più umili, ha occasione di
       Marco di Fiorenza, teneva a ricordare già avanti  approfondire l'amicizia con S. Ignazio e  soprattutto
       negli anni agli amici domenicani della Minerva.  con S. Francesco Saverio, come attesta Marcello
       La partenza da casa a 18 anni sembra sia da  Vitteleschi amico di Filippo. Qui incontra pure i
       collegarsi alla situazione economica di Firenze  sacerdoti Persiano Rosa e Buonsignore Caccia-
       straziata dalle lotte politiche fratricide, alla presa  guerra che tanto peso avranno nella vocazione
       di  potere  di  Alessandro  de'  Medici  dopo  un  al sacerdozio di Filippo, che appare diviso tra
       lungo assedio  che decimò gli abitanti di Firenze  una vocazione spaccatamente contemplativa e
       (da  120.000  anime  si  erano  dimezzate),  alla  un incontenibile zelo apostolico, che sarà così
       scelta di campo sbagliato da parte dei padre e  per tutta la sua vita. Gran parte del  tempo lo
       non ultimo, alla ricerca di una sistemazione con-  vede assorbito nell'orazione, nella frequentazione
       veniente presso un lontano parente danaroso a  delle chiese, (la  visita alle sette chiese), nella
       San Germano, l'attuale Cassino. Qui il giovane  recita dell'ufficio divino, nella lettura di libri devo-
       rimane un paio d'anni. Le ragioni della sua par-  zionali anche alla luce della luna. Spesso trascorre
       tenza per Roma  si può ritenere siano state di  la notte nelle catacombe di san Sebastiano. Qui
       ordine  spirituale,  tutte  intimamente  religiose.  alla vigilia di Pentecoste del 1544 lo coglie una
       Nella città eterna ancora straziata dal sacco di  singolare infermità d'amore. Confermano  auto-
                                                  revoli testimoni tra i quali lo stesso card. Federico
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