Page 10 - Bollettino Padre Raimondo I-2020
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speciale                di Ruggero Donaggio
       Padre Olinto Marella Beato




       a ragionare e a stare insieme. ll periodo bellico   di Padre Marella. Qualche anno dopo la Città
       lo vede autore di innumerevoli gesti di coraggio   dei Ragazzi sarà trasferita nelle nuove sedi di
       e altruismo; un vecchio deposito della nettezza   San Lazzaro, che Padre Marella ha fatto costruire
       urbana in via Piana risistemato,  diviene la Cat-  grazie alle donazioni e al frutto della sua questua.
       tedrale dei Poveri, una chiesetta che nel 1940   Gli anni a seguire vedono Padre Marella prota-
       Padre Marella consacra a Santa Gemma. Nella   gonista di diversi riconoscimenti come i due
       Cattedrale dei Poveri venne riconosciuta la con-  “Premi della Bontà” da parte della Regione e
       gregazione delle terziarie francescane di Santa   della Provincia e il premio “Notte di Natale”
       Gemma, che saranno anche chiamate le suore   Angelo Motta. Nel 1960 Papa Giovanni XXIII
       di Padre Marella. Ma è solo nel dopoguerra che   scrive una lettera al Card. Lercaro a favore
       l'opera di don Olinto si realizza pienamente. Il   dell'”Opera assistenziale del mio carissimo amico
       numero dei ragazzi orfani e sbandati è aumentato.   e Padre Marella”, inviando l'offerta di un milione.
       Altri capannoni fatiscenti presso la Cattedrale   L'8 ottobre 1968 don Olinto detta il suo Testa-
       dei Poveri sono recuperati; risistemati diventano   mento Spirituale e nomina suo successore Padre
       la prima Città dei Ragazzi, una società governata   Alessandro Mercuriali. Il Padre passa i suoi
       dei giovani stessi in cui i più grandi si prendano   ultimi mesi in via Dei Ciliegi, accudito dai suoi
       cura dei più piccoli e tutti possano imparare un   ragazzi ormai adulti. Il 6 settembre 1969 Padre
       mestiere. Vengono approntati dormitori e labo-  Marella dopo aver ricevuto piamente i conforti
       ratori di meccanica, falegnameria, calzoleria,   religiosi, attorniato dai suoi ragazzi, si spegne
       sartoria, tipografia e arte edile. Il lavoro serve   all'età di 87 anni, “lasciando un'eredità di amore
       da apprendistato, ma contribuisce anche alle   e carità, che a 50 anni dalla sua scomparsa
       necessità economiche della Città. In questo si-  porta ancora frutti copiosi perché affonda le
       stema di autogoverno tutti i ragazzi hanno gli   radici nella Divina Provvidenza”. La salma del
       stessi diritti. Ogni sei mesi sono elette le cariche   Padre dal 1980 riposa nella Chiesa della Sacra
       del governo: il Sindaco, i Consiglieri e gli Addetti   Famiglia in San Lazzaro come da suo desiderio:
       ai vari incarichi pratici, il tutto sotto la supervisione   “Vicino ai miei ragazzi”.




























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