Page 5 - Bollettino Padre Raimondo I-2020
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tre vie alla santità                                            di Paolo Padoan




       ROSARIO, VISITE AL SANTISSIMO SACRAMENTO, INSEGNAMENTO

                                                  immersione nell’infinito. La corona del Rosario
                                                  era la sua amica fedele. Le mani snocciolavano
                                                  in continuità i grani; non importava se era per
                                                  strada, o nel convento, o nell’oratorio fra i suoi
                                                  ragazzi. Con lo sguardo li osservava, ma con
                                                  il pensiero era concentrato sui misteri.  Non è
                                                  sbagliato se da più parti venne definito “uomo
                                                  fatto preghiera”. Era vero. I tanti testimoni lo
                                                  hanno unanimemente confermato. E di con-
                                                  seguenza gli insegnamenti più raccomandati
                                                  erano quelli relativi alla Madonna, al suo pa-
                                                  trocinio, alla sua predilezione verso tutti noi, in
                                                  particolare verso i più piccoli, gli indifesi, gli
       La vita di padre Raimondo Calcagno correva   emarginati, i più poveri. Quante corone del
       giornalmente lungo tre binari fondamentali. Sul   Rosario aveva? Erano distribuite un po’ ovunque;
       piano spirituale: recite quasi continue del santo   nelle tasche innanzi tutto, ma anche sul co-
       Rosario e altrettanto numerose visite al San-  modino della sua camera da letto, nella chiesetta
       tissimo Sacramento. Sul piano sociale: occuparsi   interna al convento, nel confessionale dove,
       dell’educazione religiosa e civica e dei bisogni   nell’attesa dei penitenti, il rosario era il leitmotiv
       dei suoi ragazzi. Ogni cosa con grande trasporto   di quei momenti. E lo consigliava fermamente
       ed impegno. La giornata iniziava con la visita   non solo ai suoi ragazzi, ma anche a quanti si
       al Santissimo Sacramento nella piccola chiesa   accostavano al sacramento della penitenza.
       del convento; e lì sostava anche prima di cori-  Lo indicava come un “salvagente”, un autentico
       carsi. Ma non erano quelli i soli momenti di   presidio sicuro contro la ricaduta nel peccato,
       preghiera. Lo si trovava, nei momenti liberi, in-  contro i cattivi pensieri, contro le tante tentazioni
       ginocchiato nel corridoio che porta alla sacristia,   che ogni giorno l’uomo deve affrontare e
       dove attraverso delle grate di legno poteva ri-  vincere. Eucaristia, Rosario, ministero della
       volgere il suo sguardo costantemente sul ta-  confessione: aggiungeva lo spirito di sacrificio,
       bernacolo. La sua preghiera era intensa, si-  il “fioretto” quotidiano,
       lenziosa; non si distraeva minimamente se   l’osservanza fedele
       qualcuno passava lungo il corridoio. Altre volte   e continua dell’umiltà,
       si portava nella vicina chiesa della Santissima   dell’obbedienza, della
       Trinità, dove l’adorazione era d’obbligo, essendo   carità. Insomma: un
       luogo di adorazione perpetua. E nel tragitto,   uomo fatto preghiera
       testa bassa, concentrato al massimo, pregava,   a tutto tondo, senza
       pregava. In mano il santo Rosario. Non è vero   scalfitture, senza ten-
       che la testa china era dovuta al riguardo che   tennamenti.
       aveva nei confronti della donna. Quell’atteg-  Un esempio grandis-
       giamento era solo segno di concentrazione, di   simo per tutti noi.

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