Page 6 - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XXII N. 2 2020
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scritti di Padre Raimondo Calcagno                 di P. Gontrano Tesserin d.O.




         EDUCATORE E FORMATORE DI COSCIENZE SACERDOTALI


       Numerosi padri dell’Oratorio di Chioggia, lungo il   Lo spirito di fede sacerdotale si conforta nell’umile
       corso dei secoli, furono chiamati a svolgere il   speranza, si rianima nell’esercizio della carità,
       delicato compito di direttore spirituale e confessore   vive di preghiera, di sacrificio, di pazienza, di
       nel seminario diocesano o ad essi vennero affidati   mansuetudine, di bontà, di generosità e a compatire,
       i seminaristi e i chierici per il periodo delle vacanze   scusare, perdonare e salire quieto il suo calvario,
       e in occasione delle ordinazioni. Ultimi, in ordine   associato alla passione di Cristo, nella misura
       di tempo, furono i padri Emilio Venturini, Attilio So-  che Gesù vuole da lui, senza resistenze alla
       ravia, Raimondo Calcagno, Luigi Doria “come edu-  grazia.
       catori e formatori di coscien-                             Oh! la gemma preziosa che
       ze sacerdotali”.                                           è la santa castità! Oh! la
       Di Padre Raimondo Calcagno                                 gloria della purezza sacer-
       proponiamo alcune riflessioni                              dotale! La candida luce della
       rivolte ai seminaristi e ai chie-                          purezza deve circondare la
       rici del seminario di Chioggia,                            vostra fronte, l’occhio limpido
       tratte dai suoi scritti.                                   rispecchiare l’innocenza della
       Il seminario è scuola di virtù,                            vostra anima, le parole mo-
       di disciplina, di scienza, che                             rigerate semplici a rivelare
       forma in noi lo spirito eccle-                             la rettitudine dello spirito; il
       siastico per essere preti santi.                           portamento stesso della per-
       È aiuola della Chiesa, serra                               sona deve mostrare l’ordine
                                 Chioggia, Canale San Domenico sud:
       di fiori di santità, lontani dal   Seminario Vescovile Diocesano  interno. In una parola il can-
       mondo.                                                     dore dell’innocenza vostra
       Ecco il programma [per diventare santi]:    deve manifestarsi, quasi dico, infiltrarsi nella inte-
       1. Amare sempre più Gesù Cristo.          meratezza di costumi, elevatezza dello spirito,
       2. Realizzare sempre meglio in noi l’imitazione   sublimità di pensiero, così da palesare la mondezza
       della sua umiltà, dolcezza, carità, castità, distacco.   del cuore.
       3. Ardere sempre maggiormente di zelo per la sua   Facciamo la nostra consacrazione a Maria, che ci
       gloria e la salvezza delle anime.         pone in uno stato di dipendenza amorosa da Lei
       La fede è la base su cui s’innalza la nostra santità.   ed esige che tendiamo alla santità […].
       La fede è la luce del nostro sacerdozio, che ci sarà   La vita dell’anima nostra, che è l’unione totale
       di grande difesa contro quel fatale ambientamento   con Gesù e che trova il suo centro e la sua
       al mondo, così chiamiamolo, sacerdotale, nel quale   fonte nella santissima Eucaristia, si attua per
       naufragano i santi propositi di perfezione e di santità   mezzo della devozione a Maria. Una devozione
       del chierico, quando uscendo dall’ambiente chiuso   che non si accontenta di preghiere e di omaggi,
       del Seminario viene lanciato, per necessità di cose,   sia pure ferventi, ma che si studia di riprodurre
       nell’esercizio del santo ministero, senza una guida   in sé la vita interiore di Maria: vita di morte al
       pratica che lo regga in questo salto nel buio del   peccato, di umiltà, carità, obbedienza, di esercizio
       mondo, di cui deve essere, secondo la divina   di tutte le virtù, sul modello che Essa ci presenta
       espressione, «sale e luce».               in se stessa.


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