Page 10 - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE RELIGIOSA ANNO XXIV N. 1 - 20222
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speciale
Canonizzazione di San Filippo Neri di P. Gontrano Tesserin d.O.
rimarcare due temi che gli stavano particolar- ricorda Don Bosco nella perorazione.
mente a cuore e che, si può dire, costituiscono Il secondo tema è l’urgenza della educazione
la chiave interpretativa per comprendere il suo cristiana della gioventù. Missione speciale di
mondo interiore, la sensibilità che lo animava, Filippo, afferma Don Bosco, è stata la coltura
la sua visione della missione sacerdotale e gli dei fanciulli: un campo che lavorato e seminato
obiettivi che si prefiggeva, cioè zelo per la sal- a tempo debito porta sempre frutto; un tesoro
vezza delle anime e responsabilità dei pastori. di grande valore affidato non solo ai genitori,
Il primo tema viene enunciato nell’esordio: ma particolarmente ai sacerdoti, “cui fu co-
“Cardine” di tutte le virtù di Filippo, via attra- mandato di avere cura delle pecorelle ovve-
verso la quale egli è giunto “al sublime grado ro dei fedeli adulti e degli agnelli ovvero dei
di santità a cui Dio lo chiamava”, è lo “zelo fanciulli”. Un’azione educativa che dev’essere
per la salvezza delle anime”, attuata al momento giusto, poi-
alimentato dalla carità di Cristo. ché, “se nel tempo di primavera,
Tale dedizione fervida e instan- all’epoca di gettare il seme sotto
cabile ha permesso a Filippo di terra, il contadino se ne stesse
ottenere “la riforma dei costumi ozioso”, non potrebbe racco-
di Roma”, come risultato della gliere alcun frutto al tempo della
fedeltà e della corrispondenza mietitura.
alla propria vocazione. Ogni sa- E sottolinea che la dolcezza, la
cerdote che abbia fiducia nella pazienza, l’allegria e la creati-
potenza della parola di Dio e vità sono stati gli strumenti coi
corrisponda “alla santità del suo quali il santo apostolo di Roma
ministero” può fare altrettanto. seppe conquistare il cuore dei
L’imperativo dell’ardore apo- fanciulli, al punto che essi lo se-
stolico come assoluta priorità, guivano dovunque, invadevano
è un argomento privilegiato da la sua abitazione, ascoltavano
Don Bosco. Ogni prete è tenu- la sua parola, ne accoglievano
to allo zelo delle anime, perché i consigli. In tal modo, passo a
chi vive dell’altare, deve servire passo, anche i più irrequieti co-
l’altare. È l’unico mezzo per mettere in sicuro minciarono a frequentare il catechismo, poi i
la nostra anima. Bisogna “guadagnare anime sacramenti, la messa e le prediche; cessaro-
a Dio” perché, come Don Bosco afferma nel- no dalle bestemmie e dall’insubordinazione,
la vita di Domenico Savio, “Non avvi cosa più abbandonarono i vizi, migliorarono i costumi,
santa al mondo che cooperare al bene delle divennero “docili, ubbidienti, buoni cristiani,
anime, per la cui salvezza Gesù Cristo sparse avviati per la strada del cielo”.
fin l’ultima goccia del prezioso suo sangue”. Significativo è il fatto che i contemporanei
In quest’ottica si comprende l’insistenza sulla scorgessero in Don Bosco il “nuovo discepolo
responsabilità dei pastori e sul tremendo ren- di Filippo Neri”, come scrive Lorenzo Gastaldi
diconto che ne esigerà il Giudice divino, come sull’Osservatore Torinese il 7 aprile 1849.
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